Eccoci con “L’Italia nel piatto” di ottobre che ha un tema stragoloso: la pizza, il piatto più amato al mondo e simbolo della gastronomia italiana.
Da sempre, a mia memoria, la pizza è la merenda dei bambini romani, in classe durante la ricreazione, all’uscita di scuola, nella pizzeria strategicamente posizionata di fronte al cancello delle elementari, a casa, al parco, per strada durante la passeggiata, insomma ogni occasione è buona per mangiarsi un pezzo di pizza.
A Roma le pizze più diffuse e apprezzate sono la pizza bianca e la pizza rossa.
Generalmente si acquistano dal fornaio o in un negozio di “pizza a taglio”. Profondamente diverse, nell’impasto e nella consistenza, ma entrambe buonissime.
Quella del fornaio si porta a scuola, perché a quell’ora il forno è aperto; la pizza a taglio, invece, la mangi di pomeriggio quando esci da scuola e devi fare merenda.
La pizza bianca è buonissima, sia nella versione morbida che nella versione “scrocchiarella”, ripiena di mortadella diventa la regina dei rinfreschi e delle merende adulte.
In questo periodo è buonissima ripiena di prosciutto crudo e fichi, un accostamento che va provato perché è delizioso.
Poi arriva lei, la pizza rossa anche in versione pizzetta come quella che vi propongo.
La pizza rossa del fornaio è imbattibile, è sottile, croccante e unta. E così deve essere!
Un etto di pizza rossa e vai in visibilio, il fornaio te la incarta e tu devi stare attento a dove la metti perché se no ti unge i libri o i quaderni. Può avere un po’ di origano sopra, qualcuno ci aggiunge il prezzemolo ma di sicuro deve avere solo pomodoro, sale e olio.
E quando suona la campanella, se non te la sei già finita sbocconcellandola a pezzetti da sotto il banco, la tiri fuori e fai la merenda più buona del mondo. Ai miei tempi, a ricreazione si mescolavano gli odori di pizza rossa e banana, queste erano le merende che facevano tendenza!
Vi spiego come l’ho fatta, ma sicuramente le vostre ricette della pizza saranno di gran lunga più buone della mia, però provate a farla anche così! Buona merenda!!
Porzioni |
2 pizze di 22 m di diametro
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- 500 g farina di tipo 0
- 375 g acqua
- 3 g di lievito di birra secco
- 12 g di olio d'oliva extra vergine
- 1 cucchiaino di sale
- 200 g di polpa di pomodoro
- un filo d'olio
- un pizzico di sale
- un pizzico di origano
Ingredienti
per il condimento
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- Nella planetaria unite tutta la farina con il lievito e con metà dell'acqua. Cominciate ad impastare, aggiungendo pian pianino altra acqua. Quando l'impasto sarà ben amalgamato aggiungete il sale sciolto in un cucchiaio d'acqua e continuate ad impastare. Successivamente aggiungete l'olio e ricominciate mescolare. Raggiungerà la giusta consistenza quando l'impasto si staccherà dalle pareti della ciotola e risulterà ben compatto ed elastico.
- Toglietelo dalla planetaria adagiatelo sul piano di lavoro leggermente infarinato, piegatelo due o tre volte su se stesso, poi inseritelo in una grande ciotola coprendolo con la pellicola per evitare che durante la lievitazione faccia la crosticina. Sulla pellicola adagiate anche un panno pulito per evitare un eventuale passaggio di aria Sistematelo nel forno magari con la lucina accesa e fate lievitare due ore circa.
- Riprendete il panetto, date altre due o tre pieghe poi dividetelo in due parti. Stendete ogni panetto su una teglia unta, fatelo con le dita e non con il mattarello. Pian piano, con i polpastrelli, fate in modo che l'impasto si stenda per tutta la teglia, tirandolo un po' ai lati, se necessario.
- Coprite con un panno pulito e lasciate riposare un po'. Nel frattempo prepariamo il pomodoro in una ciotola aggiungendo sale e olio. Mescolate e se vi piace aggiungete un pizzico di origano.
- Distribuite il pomodoro su tutta la superficie della pizza poi infornate. Nel mio forno per circa 15 minuti a 230°, regolatevi con il vostro, l'importante è che il forno sia ben caldo nel momento in cui inserirete la pizza.
- Una volta sfornata avrà bisogno di un altro giro d'olio "a crudo" come diciamo da queste parti!
Ed ora andiamo a dare un’occhiata alle pizze delle altre Regioni d’Italia!!
Emilia-Romagna: Pizza con squaquerone e mortadella
Io vado letteralmente matta per la pizza, la mangerei a ogni ora del giorno e della notte. Pure se non ho fame e la tua ne la mangerei anche adesso, altro che!! Bravissima
Ma con la pizza è così!! Anch’io la mangerei tutti i giorni, è buonissima!! Baci
Le vostre ricette: una più buona dell’altra!
Franca lo penso anch’io quando vedo quelle delle altre blogger, le vorrei sempre provare tutte!! Un bacio
e’ proprio come quella del fornaio!!! sei magica!!!
si ho cercato di farla quasi uguale… Grazie Elena!!
Marina che bontà questa pizzetta!!!! Complimenti!
Grazieeeeee Chiara!!!!! un bacio
Io la pizza la mangerei anche a colazione e questa è divina ^_^
Con questa uscita sento profumo di pizza in tutta la casa :))
Un bacio
Che ricordi mi hai suscitato! Questa è proprio la pizza che compravo quando andavo a scuola, a Grosseto, dunque in Toscana ma non lontano dal Lazio. E ancora la vedo dal fornaio o nei negozi di alimentari quando torno da quelle parti. La tua è bellissima. Userò la tua ricetta per cercare di rifarla uguale. Grazie Marina!
Si ho letto da te che abbiamo gli stessi ricordi del fornaio! Che pizze buonissime quelle!!! Grazie Giovanna, Un abbraccio
Hai visto quante pizze? Una più buona dell’altra, le vorrei provare veramente tutte! Grazie Daniela per essere passata, un abbraccio
L’adoro Marina! Quanti ricordi legati alla pizza del forno…Anche qui in Abruzzo si usa tantissimo e dev’essere bella unta e un po’ bruciacchiata ai bordi…Delizia! La tua pizzetta è semplicemente meravigliosa! Complimenti!
Baci,
Mary
Grazie Mary, sbruciacchiata è ancora più buona!!! un bacio
Adoro la pizza la mangerei ad ogni pasto. Quella rossa è la preferita di mio figlio, a me piacciono con il formaggio, sonobgolosona eh?? Comunque ti è venuta benissimo brava. Baci Sabry
Grazie Sabry!! Ma dimmi quale pizza non è buona? Hai visto tutte le altre? Che acquolina!! Un bacio
Mi piace molto questa tua versione. Anche qui la facciamo in questo modo, soprattutto per i più piccoli che non amano molto formaggi e condimenti mari.
Si, infatti questa è la pizza dei bambini ma…anche dei grandi!! A me piace tantissimo!! Grazie Natalia, un abbraccio
Ecco, questa è la pizzetta che mette d’accordo veramente tutti, grandi e piccini, per quanto è buona!
un abbraccio
Da poco reduce da una mini vacanza vicino Roma e mi è mancata la pizza rossa..in compenso ho assaggiato due strepitose pinse romane..c’ho lasciato il cuore 😛
eh si pizza o pinsa sono buonissime entrambe!!
Ciaoo cara piacere risentirti e grazie della visita.
Io sicuramente saò bastian contrario, io no amo la pizza alla grande una minuscola fettina e basta rigorosamente senza pomodoro. Marito figlio di napoletano doc le adora per cui va dal suo amico pizzaiolo quando ne ha voglia. Ovviamente non sono nemmeno per la pasta, si la mangio ma forse al massimo 30 g con qualsiasi condimento salvo il pomodoro……
Amo il riso anche all’inglese. Mettere assieme i sapori a casa mia tra marito e figlia non facile ma ormai tutto superato… siamo in dieta eterna. Ottima comunque marito ne andrebbe matto. Buona fine settimana un forte abbraccio.
(si meglio a fasi alterne ma sarà lunga dovrei stare ferma ma con me non è possibile mi devono legare ..ahahahaha)
anch’io sono a dieta perenne e ultimamente ho dovuto eliminare un sacco di cibi che ho sempre amato e ai quali non avrei mai pensato di dover rinunciare. Però ogni tanto uno sgarretto….lo faccio!! un bacio cara Edivge a presto!
Più semplice di così… la più buona!!!
elisa
si, semplicissima! e molto buona! un abbraccio
Per quanto io non ami la pizza romana tonda al piatto (quella della pizzeria, per intenderci), amo follemente la pizza al taglio: bianca con la mortazza e rossa. Entrare poi nel forno, ad ogni ora della mattina o del pomeriggio, ha sempre la sua indubbia poesia. E la pizzetta rossa bella unta, piegata nella carta, da mangiare per strada, non si batte!