Siamo arrivati alla IV edizione di “Tutti matti per il riso”, l’ evento di piazza creato da Progetto Itaca, Associazione volontari per la Salute Mentale che promuove programmi di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette da disturbi della Salute Mentale e alle loro famiglie.
Il volontariato sta assumendo una importanza sempre più grande in Italia: volontariato significa comprendere i bisogni del prossimo e comprenderli fino in fondo e la solidarietà che dimostra sia chi si impegna nelle associazioni sia chi contribuisce anche in modo simbolico alla loro crescita, è uno dei principi fondamentali della convivenza civile.
Progetto Itaca ha contraccambiato il nostro interesse con un pregiato pacco di riso e la ricetta di una torta creata apposta per l’occasione dal pastry chef Damiano Carrara, testimonial della manifestazione.
Una ricetta a base di riso naturalmente che ho provato a replicare e che ha lasciato tutti a bocca aperta per la cremosità, la leggerezza e la particolarità del sapore. Veramente una torta sublime!
Vi lascio la mia ricetta ma occhio, ho ridotto le dosi della metà e in qualche passaggio ho tolto pure lo zucchero: il risultato è stato comunque strepitoso!
Porzioni |
6/8
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- 120 g di burro
- 60 g di zucchero a velo
- 1 tuorlo circa 18 g
- 180 g di farina 00
- 1 bacca di vaniglia
- 200 g di latte
- 60 g zucchero
- 25 g di amido di mais
- 25 g di zucchero
- 60 g di tuorli (3-4 tuorli)
- 1 bacca di vaniglia
- 100 g di cioccolato fondente
- 80 g di panna
- 100 g di riso carnaroli
- 300 g di latte
- 20 g di burro
- scorza d'arancia bio
- 1 pizzico di sale
- 125 g di panna
- 100 g di ricotta
- 10 g di zucchero
- la scorza di un limone bio
- 15/20 g di pinoli tostati
Ingredienti
per la pasta frolla
per la crema pasticcera
per la ganache al cioccolato
per la crema di riso
crema di ricotta limonata
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- Montate il burro e lo zucchero con i semi della bacca di vaniglia. Aggiungete la farina setacciata e i tuorli fino ad ottenere un panetto liscio che farete riposare in frigo per circa trenta minuti. Stendete il panetto in uno stampo da crostata dal diametro di 22 cm imburrato o rivestito di carta forno. Bucherellate con la forchetta e cuocete a 180° per circa 20/30 minuti. Lasciate raffreddare.
- In una casseruola unite latte, la quantità maggiore di zucchero e i semini della vaniglia, scaldate e fate raggiungere il primo bollore. Nel frattempo montate uova e zucchero, aggiungete l'amido di mais fino ad ottenere un bell'impasto cremoso. Incorporate al composto due o tre cucchiai di latte caldo, mecolate poi versate tutto nel latte caldo e ponete di nuovo sulla fiamma mescolando e riportando a bollore per farla addensare. Ci vorrà pochissimo. Togliete dal fuoco.
- Riscaldate la panna e fatele raggiungere il bollore. Togliete dal fuoco e aggiungete il cioccolato spezzettato e mescolando fino a completo scioglimento.
- In una pentola unite latte, riso e una scorzetta d'arancia. Quando il latte raggiungerà il bollore mescolate fino a quando sarà stato completamente assorbito dal riso. Togliete dal fuoco, aggiungete il burro e un pizzico di sale. Unite il tutto alla crema pasticcera.
- Montate la panna con lo zucchero, aggiungete la ricotta, la scorza di limone e amalgamate. Tostare i pinoli.
- Farcite la crostata con un uno strato di ganache al cioccolato. Mettere in frigo a raffreddare un po'. Continuate con la crema di riso, livellate per bene poi aggiungete l'ultimo strato, la ricotta limonata. Decorate con i pinoli tostati e altra scorza di limone o arancia. Conservate in frigorifero.
Per saperne di più su questa Associazione potete andare sul sito Progetto Itaca, leggere chi sono e cosa fanno e magari trovare la sede più vicina a voi per conoscerli da vicino.
Ciaoo – bell’iniziativa ed io adoro il riso. Certo questa torta non ha nulla a che vedere con quella – tipo, che mi faceva mia nonna ungherese una vita fa. Era riso cotto nel latte completato con un pò di ….marmellata che faceva lei con delle bacche di sambuco e messo in forno. Se c’erano qualche biscottino e..a me non piaceva per niente. Si chiamava “reisauflauf”
Pensa che ancora oggi in Austria c’è qualcuno che la fa un pò riveduta e corretta….
Prendo nota di questa anche se dolce…. buona settimana e giornat.
Ciao Edvige, anch’io mi ricordo del riso cucinato nel latte, sinceramente rimaneva un ricordo e non avrei mai pensato di cucinarlo così. Però, adesso ho cambiato idea!! un bacio
Una torta bella e buona..in tutti i sensi ^_^
Buona settimana Meri <3
Grazie Consu, grazie mille!!! baci