Quasi anolini al parmigiano

un ripieno sorprendente, con un gusto straordinario

un ripieno sorprendente, con un gusto straordinario

Questi sono “quasi” anolini ripieni di parmigiano e sono squisiti!

Specificare “quasi” è importante e doveroso per rispetto ad una tradizione gastronomica che viaggia dal XII secolo ai giorni nostri. Gli anolini sono un piatto tipico dell’Emilia Romagna ed io li ho subito adocchiati sul blog della mia amica Cecilia, raffinati, eleganti e soprattutto molto invitanti.

Impegnativi però. Si perché le tradizioni regionali sono molto sentite, poi figuriamoci in Emilia Romagna, la patria della pasta all’uovo, del tortellino, del cappelletto… ma è meglio che mi fermi prima di scrivere qualche inesattezza… di fronte a tanta tradizione non si scherza. L’anolino non è uguale in tutta la regione, la sua grandezza può variare dai 2 ai 4 cm di diametro, può essere ripieno di carne o parmigiano, il suo bordo può essere liscio oppure dentellato.

Per questo ho scritto quasi anolini, per rispetto innanzi tutto, ma anche per evitare i giudizi  degli integralisti, che ce ne sono tanti in giro, a volte troppi.

In realtà sono un po’ esperta di pasta ripiena, mia mamma ci ha lasciato in eredità l’arte di saper fare i cappelletti. E li facciamo con tanto amore, a volte più grandi, a volte più piccoli, belli pieni, meno pieni: lo dico per far capire che io integralista non sono, mi piacciono i piatti della tradizione ma sono favorevole a piccole varianti, le novità mi incuriosiscono piacevolmente.

Tornando agli anolini di Cecilia, il primo scoglio da superare è stato quello dello stampino. Escluso subito Amazon per la difficoltà di consegna, ho cominciato a rivoltare i cassetti in cerca di una formina all’altezza. L’ho trovata dai, poco più di 3 cm  di diametro, liscia. La seconda importante variante è stata quella di non utilizzare il brodo.

Sono soddisfatta del risultato, tanto. Vi lascio sotto la mia versione, rivista anche in termini di dosi. Per la ricetta originale, quella vera, raffinata ed elegante ecco il link al blog di Cecilia www.ideeinpasta.com,  vale la pena visitarlo, non solo per questi anolini al parmigiano ma per tutte le altre ricette dolci e salate che le sue sapienti manine ci regalano.

Ringrazio la rubrica dello scambio ricette delle Bloggalline che ci consente esperienze così interessanti, che poi quando finisce questa quarantena, io ci voglio andare nella Bassa Parmense a gustarmi un  piatto di anolini in brodo fatto come si deve!

un ripieno sorprendente, con un gusto straordinario

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Quasi anolini al parmigiano
succulenti e con un gusto incredibile
Porzioni
3 da 12 anolini ciascuna
Ingredienti
la pasta
  • 200 g farina 00
  • 2 uova
  • 1 pizzico di sale fino
il ripieno
  • 100 g di parmigiano grattugiato
  • 40 g di pangrattato
  • 1 uovo
  • 1 presa di noce moscata
  • 1 pizzico di sale
  • 8/10 cucchiai di brodo vegetale
il sugo
  • qb pomodorini
  • 1 cucchiaio di olio d'oliva extra vergine
  • 1 spicchio d'aglio
  • qb basilico
  • 1 pizzico di sale
Porzioni
3 da 12 anolini ciascuna
Ingredienti
la pasta
  • 200 g farina 00
  • 2 uova
  • 1 pizzico di sale fino
il ripieno
  • 100 g di parmigiano grattugiato
  • 40 g di pangrattato
  • 1 uovo
  • 1 presa di noce moscata
  • 1 pizzico di sale
  • 8/10 cucchiai di brodo vegetale
il sugo
  • qb pomodorini
  • 1 cucchiaio di olio d'oliva extra vergine
  • 1 spicchio d'aglio
  • qb basilico
  • 1 pizzico di sale
Istruzioni
preparazione della pasta
  1. Sul piano di lavoro disponete la farina a fontana e al centro unite le uova e il pizzico di sale. Lavorate prima con la forchetta poi a mano fino ad ottenere un impasto sodo ed elastico. Coprite con un canovaccio e lasciatelo riposare.
preparazione del ripieno
  1. Fate bollire il brodo. In una ciotola unite pangrattato, sale e noce moscata. Iniziate a bagnare con il brodo, inseritelo gradatamente perché bisognerà ottenere un composto sodo e non acquoso. Aggiungete l'uovo, amalgamatelo al composto infine unite il parmigiano grattugiato. Mescolate e verificatene la consistenza, non dovrà essere appiccicoso. Riponete in frigorifero.
preparazione degli anolini
  1. Iniziate a tirare sottilmente le sfoglie. Distribuite dei mucchietti di ripieno distanziati tra loro e con un pennellino inumidite i bordi intorno ad ogni mucchietto poi ricoprite con un'altra sfoglia. Con la formina (o se siete fortunati con lo stampo) formate gli anolini, lberateli dalla pasta in eccesso e adagiateli su un vassoio infarinato. Procedete fino al termine della pasta e del ripieno.
preparazione della salsa al pomodoro
  1. Qui ognuno è libero di utilizzare la salsa preferita. Io faccio soffriggere leggermente l'aglio nell'olio insieme al basilico in una larga padella, aggiungo i pomodorini divisi a metà, un pizzico di sale e metto il coperchio. Abbasso la fiamma e lascio cuocere lentamente fino ad ottenere la salsa.
Cottura degli anolini
  1. Versateli in acqua salata in ebollizione per circa 4/5 minuti. Scolateli e fateli saltare brevemente nella salsa di pomodoro.

un ripieno sorprendente, con un gusto straordinario

 

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9 Comments

  1. Sai che sono molto particolari nel ripieno? È la prima volta che lo leggo ma mi incuriosisce molto. Grazie della condivisione l. Anche a me piace molto lo scambio ricette perché ci permette di conoscere e scoprire nuove ricette. Un bacio Mary

  2. says: Antonietta

    Bellissimo post. Sei molto brava a scrivere, esaustiva e mai noiosa, nonché bravissima in cucina. Aspettavo questa ricetta, già so che mi piacerà, sento già in bocca il sapore che sarà come quello dei passatelli. Se li farò nella taglia L Credo li farò col sugo; con la S credo mi piacerannonin brodo. Già anticipo che li farò quadrati 😂perché così ho gli stampini.
    Un altro elogio per la fotografia e soprattutto per il tuo entusiasmo e passione che traspare dalle tue ricette. Bravissima! Cara socia ti abbraccio 🙋‍♀️❤

    1. says: Marina Riccitelli

      Grazie Socia, hai ragione sanno di passatelli. Però più goduriosi, sono certa che la prossima volta li farò in brodo, li devo provare anche così! Un bacio

  3. says: Cecilia

    Grazie Marina, grazie per avermi portato a casa tua. Questo per me è il piatto che più di tutti sa di casa, di famiglia, di mamma ed è giusto che poi ognuno lo faccia proprio a modo suo. Siccome anche qui ogni famiglia ha la sua ricetta, io direi che puoi tranquillamente togliere il “quasi”. Grazie!

    1. says: Marina Riccitelli

      I piatti di famiglia sono i più buoni del mondo, hanno il sapore del ricordo e sono irrinunciabili! però il quasi non lo tolgo, è giusto lasciarlo!! un bacio

  4. says: edvige

    Bravissima io non mi azzardo a fari mai fatto pasta fresca, acquistata si per marito io la pasta non digerisco bene purtroppo ma qui una bella grossa forchettata…. Buona giornata cara bacioni.

    1. says: Marina Riccitelli

      Io non la faccio spesso perché è molto faticoso farla, che poi io non ho nemmeno la macchinetta, quindi tiro le sfoglie a mano!!! Però poi quando viene così, la soddisfazione va a mille!! Un bacio

  5. Mi garbano tanto, sono molto particolari e le tue foto rendono la bontà del piatto. E’ da tantissimo tempo che non li gusto più… sai che quasi quasi mi viene voglia di mettere le mani in pasta? Buona serata

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