E’ arrivato novembre e insieme a lui la nuova ricetta per L’Italia nel piatto, la rubrica che ci porta a spasso per le regioni italiane per scoprire ricette tipiche e tradizionali.
In questo momento storico non è proprio il caso di girare l’Italia, allora facciamolo virtualmente: equipaggiamoci di pazienza, farina, uova, lievito e tutto quello che servirà per preparare i biscotti più buoni che le regioni italiane ci proporranno visto che il tema di questo mese sono proprio loro, i biscotti.
Per il Lazio vi presento i “Giglietti di Palestrina”: biscotti semplicissimi che si preparano con solo tre ingredienti: farina, zucchero e uova.
Sono nati alla corte dei Barberini, una famiglia di principi della quale faceva parte anche papa Urbano VIII che volle acquistare la cittadina di Palestrina per trasformarla in sede nobiliare della famiglia.
Dopo la sua morte, i principi Barberini furono esiliati nella città di Parigi e proprio qui conobbero questi biscotti a forma di giglio, simbolo della dinastia francese dei Borbone.
Una volta tornati a Palestrina, i pasticceri di corte vollero replicarli, sostituendo però il giglio con il simbolo dello stemma di famiglia: le api. Non ebbero però tanto successo e così i biscotti tornarono alla loro forma originaria, il giglio.
I giglietti sono tuttora prodotti con grande passione nei forni di Palestrina e Castel San Pietro Romano dove si è mantenuta la tradizione di intrecciare a mano i biscotti preparandoli esclusivamente con materie prime locali e di qualità, tanto che la ricetta è entrata a far parte dei Presidi della Fondazione Slow Food.
Questi biscotti li ho conosciuti grazie ad Eliana Lucarini, una bravissima blogger, grande esperta di buona cucina e profonda conoscitrice delle realtà locali.
Vi lascio la ricetta con la descrizione per realizzarli in modo facile.
Porzioni |
20/25 biscotti
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- 250 g di farina 00
- 250 g di zucchero
- 3 uova intere
- la scorza grattugiata di 1 limone
Ingredienti
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- In una ciotola unite uova e zucchero e mescolate a mano o con la planetaria fino a farle diventare spumose. Unite la scorza grattugiata del limone e setacciatevi la farina a poco a poco sempre mescolando. Otterrete un impasto profumatissimo e molto morbido e areato.
- Preparate la leccarda rivestendola di carta forno. Su un piano di lavoro infarinato e con le mani anch'esse ben infarinate, staccate dei piccoli pezzi di impasto lavorandoli a bastoncini. Allineatene tre vicini, uniteli in fondo e piegate verso l'esterno i due bastoncini laterali. Trasferiteli delicatamente sulla leccarda del forno. Potete eventualmente modellarli direttamente sulla teglia. L'impasto è molto morbido e i giglietti non saranno molto precisi, ma si fanno proprio così ed è proprio questa la loro caratteristica.
- Infornateli in forno già caldo a 170° e lasciateli cuocere per circa dieci minuti. Come tutti i biscotti si conservano per qualche giorno in un contenitore ermeticamente chiuso oppure in un sacchetto per alimenti.
Vi allego un bellissimo video di Castel San Pietro Romano che tra l'altro è il luogo dove sono stati girati i fortunatissimi film di Vittorio De Sica Pane Amore e Fantasia e Pane Amore e Gelosia. Il filmato ripercorre i luoghi del film raccontando la storia dei giglietti e della loro produzione. Io sono una fan sfegatata di quei film e ne conosco i dialoghi quasi a memoria dunque questi biscotti sono stati veramente nelle mie corde.
Cliccate qui per il video.
(credits by Gal Castelli Romani e Monti Prenestini)
Il viaggio continua con i biscotti delle altre regioni italiane!
Valle d’Aosta: Torcetti di Saint Vincent 2.0
Piemonte: Krumiri: i Biscotti tipici di Casale Monferrato a forma di baffo per L’Italia nel Piatto
Liguria: cobeletti
Lombardia: Bacioni di Lodi o Gnam Gnam
Trentino-Alto Adige: Lebkuchen – i gustosi biscotti speziati
Veneto: I pandòli di Schio
Friuli Venezia Giulia: Favette triestine
Emilia-Romagna: Fave dei morti
Toscana: Amaretti di Santa Croce
Marche: Biscotti all’anice marchigiani
Umbria: Tisichelle delle monache, ricetta tipica di Todi
Abruzzo: Frollini al farro abruzzesi
Molise: Ceppelliate di Trivento
Campania: I Caprilù: i biscotti di Capri fatti con mandorle e limoncello
Puglia: Il biscotto di Ceglie
Basilicata: I calzoncelli di Melfi
Calabria: I fritti ‘a bbentu
Sicilia: I Biscotti al Latte Siciliani –
Sardegna: Zambellas di Dorgali
Che meraviglia tutto! Il filmato l’ho divorato perche racchiude la vita della mia famiglia che con questi film abbiamo riso pianto e tuttora sono i film che prediligo. Brava a farci conoscere queste tradizioni. Mi piacciono quelle ricette che si possono ricordare a memoria. giuro che appena posso li provo. Mi sarebbe piaciuto fare un bel giro in questi paesi laziali ma tutto non si può. D’inverno sto attaccata alla TV con Geo per vedere questi servizi interessantissimi.
Sempre accattivante nelle tue descrizioni. Un abbraccio 😘
Antonietta che peccato abitare lontane! Io e te abbiamo un sacco di cose in comune, sono tanto contenta che ti sia piaciuto il video! L’ho messo perché a me è piaciuto tantissimo ma avevo poche speranze che qualcuno lo aprisse e lo vedesse fino in fondo! Per questo siamo socie, mica pizza e fichi!! baci e abbracci anche a te
Sono bellissimi Mari, complimenti davvero!
Grazie Carla!!!
grazie di averceli fatti conoscere, ero curiosa di leggere questa ricetta, ed ora sono rimasta pure affascinata dalla loro storia! complimenti!
Grazie a te per averli apprezzati! Incredibile quanta storia c’è dietro i nostri piatti regionali! Un abbraccio
Dei veri e proprio stemmi questi biscotti!!! Belli e sicuramente buoni.
Ma che belli questi biscotti. Non li conoscevo grazie per avermeli fatti conoscere ^_^
Bravissima!
Bellissimo il tuo post Marina! Non conoscevo questi biscotti stupendi, ne la loro storia, ma mi ispirano tanto! Amo le ricette semplici, con pochi ingredienti! Bravissima come sempre!
Bacio grande,
Mary
Senza grassi e dalla forma accattivante..questi biscotti devono essere miei!!!
Grazie della ricetta Meri e felice serata <3
Ma pensa non li conoscevo proprio eppure ai castelli ci ho bazzicato proprio tanto quando vivevo a Roma! Mi garbano proprio tanto, mi segno la ricetta! Grazie un bacio
Proprio belli e particolari questi biscotti con una storia principesca alle spalle
Che meraviglia questi biscotti!
interessante articolo e proposta!
Che cosa si fa con po’ di farina e uova!!!
ciao
elisa