Cacio e pepe vegana
La scelta dell’Italia nel piatto nel mese di giugno? Rendere vegano un piatto tipico della nostra regione: ecco dunque una cacio e pepe vegana.
Ogni cucina regionale ha i propri piatti iconici, capisaldi difficili da scardinare, quelli che per tradizione non andrebbero mai modificati.
E oggi, con i social, basta poco: se qualcuno li reinterpreta o cambia un ingrediente, immediatamente arrivano le critiche.
Non chiamatela carbonara! si legge sempre più spesso sotto una foto di una carbonara fatta con la pancetta e non con il guanciale, con l’uovo intero e non con il solo tuorlo… L’amatriciana non ha la cipolla! Parmigiano e non pecorino?Insomma c’è sempre qualcuno pronto a processare chiunque osi preparare un piatto della tradizione utilizzando qualche variante.
Io non sono così integralista, credo che il modo che ognuno ha di accostarsi alla cucina dipenda unicamente dai propri gusti, a volte anche dalle proprie tasche, senza contare le scelte di vita e le esigenze di salute.
Una vita vegan
Il veganesimo come ben sappiamo abbraccia uno stile di vita contrario allo sfruttamento degli animali anche nell’alimentazione, dunque ho un grande rispetto per questo tipo di scelta che ritengo sia molto difficile e a tratti faticosa, infatti non è sempre facile trovare i prodotti giusti e, come per la cucina senza glutine, spesso si è costretti a subire il sovrapprezzo dei cibi che si acquistano.
Tornando ai piatti vegani per la mia ricetta ho scelto la cacio e pepe, da tempo ero attratta dal formaggio vegano, anzi dal grattugiato vegetale come lo chiama Cucina botanica, da dove ho preso in prestito la ricetta per prepararlo.
Un “formaggio” facile da fare, anche se non tutti gli elementi sono di facile reperibilità, ma il sapore alla fine si avvicina a quello del formaggio tradizionale.
Come nasce la cacio e pepe
E’ un piatto povero, fatto di soli 3 ingredienti, nato tra i pastori dell’agro romano che, durante i lunghi spostamenti con il gregge, riempivano le loro bisacce di alimenti calorici e a lunga conservazione e tra questi c’erano proprio pecorino, pepe nero e spaghetti essiccati preparati a mano con farina, sale e acqua.
Un piatto talmente buono che si diffuse presto nelle osterie, dove gli osti avevano l’abitudine di esagerare con sale e formaggio così che i commensali ordinassero e bevessero più vino. Con la versione vegana, invece, si beve il giusto.
Per realizzarla sono necessari gli ingredienti con i quali preparare il formaggio vegetale grattugiato, ossia:
- il miso (io ho scelto quello di riso): un tipico condimento giapponese che si ricava dai semi di soia gialla ammollati e cotti, a cui successivamente si aggiungono cereali come il riso o l’orzo.
- semi o frutta secca: io ho usato anacardi e mandorle, ma se ne può usare un solo tipo oppure scegliere i semi di zucca;
- il lievito alimentare: si tratta di un lievito disattivato, quindi non utile per la panificazione e che viene generalmente usato come insaporitore, per completare le gratinature, arricchire insalate, la pasta; in poche parole è quell’ingrediente che, come il miso, dà una nota umami alle pietanze.
Ma ecco la ricetta della cacio (vegetale) e pepe vegana:
Cacio e pepe vegana
Ingredienti
- 150 g spaghetti
- 50 g di anacardi
- 50 g di mandorle
- 10 g di lievito alimentare
- 1 pizzico di sale
- la punta di un cucchiaino di miso
Istruzioni
Preparazione del formaggio grattugiato vegetale
- Nel boccale di un tritatutto versate anacardi, mandorle, sale, lievito alimentare e miso. Tritate il tutto fino ad ottenere una consistenza simile al formaggio grattugiato. Versate tutto in un barattolino.
- Cuocere gli spaghetti al dente. In una padella versare 4 cucchiai di grattugiato e un po' di acqua di cottura e accendete la fiamma. Mescolate e vedrete che la parte del composto formata dal lievito alimentare si scioglierà un pochino formando una bella cremina. Se restringe troppo aggiungete altra acqua di cottura dovrà risultare densa ma non troppo fluida.
- Scolate gli spaghetti nella padella e amalgamateli alla cremina, sempre aggiungendo acqua di cottura se necessario. Spolverate di pepe nero macinato al momento.
Note
Le idee vegani delle altre regioni d’Italia:
Piemonte: Baci di dama in versione vegana
Liguria: farinata di ceci
Lombardia: Riso e latte vegetale con castagne
Trentino-Alto Adige: Torta Sacher … vegana
Friuli Venezia Giulia: La gubana friulana in versione vegana
Veneto: La trippa alla veneta vegana, con i funghi
Emilia-Romagna: Ragù alla bolognese, ma vegano
Toscana: Asparagi alla fiorentina in versione vegana
Umbria: Crostata di farro vegana alle albicocche
Marche: Olive ascolane in versione vegan
Abruzzo: Crostata di Scrucchiata, in versione vegana
Campania: Migliaccio napoletano vegano
Puglia: Pasticciotto salentino vegano
Basilicata: Sugo di seppia finta “la seccia aggabbt”
Calabria: Pitticelle di fiori di zucca vegane
Sardegna: Minestrone di Viscido
Sicilia: Pesto di Fave
Pagina Facebook: www.facebook.com/LItaliaNelPiatto
Instagram: @italianelpiatto
Purtroppo c’è anche tanta gente che parla per dar aria alla bocca :))
Come te, mi piace sperimentare e provare metodi diversi per cucinare piatti della tradizione.
Questa cacio e pepe mi piace tantissimo, ottima scelta ed interpretazione!
Bravissima Marina, vale la pena di provarla!
Se rimanessimo rigidi alle ricette originali molti piatti anche di chef sparirebbero. Chi ama veramente la cucina apprezza anche le variazioni, chi si scandalizza dovremmo cercare di lasciarlo parlare da solo sarebbe la migliore risposta
La tua cacio e pepe è molto intrigante e conquista, bravissima
Ciao Manu
Marina cara, neanch’io sono integralista quando si tratta di cucina. Ben vengano la creatività e le rivisitazioni interessanti! La tua cacio e pepe vegana mi fa tanta gola e se riesco a reperire il lievito alimentare e il miso, la proverò senz’altro! Bravissima!
Un abbraccio,
Mary
Vista così sembra assolutamente una cacio e pepe tradizionale, giuro!
E che dire?!
Deve essere buonissima, da provare assolutamente!
E….posso confidarti un segreto?! La cacio e pepe è la mia pasta preferita in assoluto!!!
bacioni