Il 25 ottobre sarà la Giornata mondiale della pasta e L’Italia nel piatto con la sua cucina regionale ci propone un assaggio di tutti quei formati di pasta tipici, anche poco conosciuti, conditi con sughetti deliziosi.
Giornata mondiale della pasta
La giornata del 25 ottobre ha come obiettivo quello di promuovere la pasta come alimento salutare e nutriente, a sostegno della dieta mediterranea, rappresentando un’occasione per celebrare la cultura italiana e la sua identità gastronomica, apprezzata in tutto il mondo.
Il modo più giusto per celebrare questa giornata è cucinare un piatto di pasta speciale e, come rappresentante della regione Lazio, per l’occasione ho scelto i fini fini ciociari, una pasta all’uovo tradizionale, sottile e delicata, un vero e proprio simbolo della cucina ciociara.
Una tradizione ciociara
Preparata da sempre nelle famiglie e tramandata di generazione in generazione, è uno degli emblemi della cultura gastronomica della provincia di Frosinone, un rito della domenica in famiglia, gustata anche in occasione del periodo di carnevale.
E’ un formato talmente amato che i migliori ristoranti della zona lo propongono con condimenti speciali ed innovativi, anche se la tradizione prevede un condimento a base di frattaglie di pollo.
Ma per mia fortuna, la tradizione non disdegna anche sughi più semplici, come pomodoro e basilico che ho preparato approfittando della stagionalità, ancora per poco, di succosi pomodori ciliegini e datterini.
Questo tipo di pasta richiede una grande manualità ed un sapiente uso del coltello proprio per tagliare la pasta di quello spessore giusto tale da potersi chiamare “fini fini“.
Ecco la ricetta
Ci ho provato e insomma dai non posso lamentarmi, certo non sono precisi come vorrebbe la tradizione, ma sono buoni, altroché se sono buoni!
Vi lascio procedimento e ricetta
Fini fini ciociari al pomodoro e basilico
Ingredienti
Per la pasta
- 2 uova
- 150 g farina di grano tenero
- 50 g farina di grano duro
- 1 presa di sale
Per il sugo di pomodoro
- 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
- 2 spicchi d'aglio interi
- 20 pomodorini ciliegini e datterini
- 300 g polpa di pomodoro ciliegino
- tanto basilico
- parmigiano o pecorino per condire
Istruzioni
prepariamo i Fini Fini
- Misceliamo insieme le farine e versiamole a fontana sul tavolo da lavoro. Nel centro versiamo le uova e con la forchetta iniziamo a mescolare uova e farina, uniamo il sale e incorporiamo man mano tutta la farina.Lavoriamo poi energicamente fino ad ottenere un panetto di pasta morbido, liscio e ben compatto.Copriamo e lasciamo riposare.

- Spolveriamo di farina il tavolo e il matterello e cominciamo a stendere la pasta fino ad ottenere un cerchio con uno spessore sottile come quello della foto

- Infariniamo bene la superficie della pasta poi ripieghiamola ripetutamente su se stessa. Con un coltello affilato tagliamo sottili striscioline di pasta come in foto.Srotoliamo i fini fini e lasciamoli asciugare stesi sul piano di lavoro.

Prepariamo il sugo
- In una capiente padella facciamo rosolare due spicchi d'aglio nell'olio e qualche foglia di basilico lavata e asciugata.Non appena sarà rosolato aggiungiamo i pomodorini tagliati a metà, saliamo e lasciamo appassire leggermente. A questo uniamo la polpa di pomodoro, un pizzico di sale, altre foglioline di basilico e copriamo con un coperchio.Lasciamo andare il sugo per circa 15 minuti aggiungendo un pochino d'acqua se necessario.

Cottura della pasta e composizione del piatto
- Versiamo i fini fini in acqua bollente salata mescolandoli. Non appena l'acqua riprende il bollore, la pasta salirà a galla e sarà pronta da scolare, versiamola quindi nella padella con il sugo. Amalgamiamo pasta e sugo su fiamma dolce, aggiungiamo basilico spezzettato e completiamo con parmigiano o pecorino, secondo i nostri gusti.
Note

La Giornata mondiale della pasta nelle regioni italiane:
Piemonte: Cajettes piemontesi
Liguria: trofie alla marinara
Lombardia: Foiade Bergamasche di mais al ragù
Trentino-Alto Adige: Rufioi (ravioli mocheni)
Veneto: La pasta in Veneto: formati tradizionali e curiosità
Friuli Venezia Giulia: Blecs al burro e timo
Emilia-Romagna: I curzoli con sugo allo scalogno di Romagna
Toscana. Maccheroni o maccaroni della Garfagnana al granturco formenton ottofile rosso
Marche: Maccheroncini di Campofilone autunnali
Umbria: La pasta umbra: formati tipici e ricette della tradizione
Lazio: Fini Fini ciociari al pomodoro e basilico
Abruzzo: Cavatelli con zucca, guanciale e pecorino
Molise: Cavatelli cozze e pomodorini
Campania: Schiaffoni di semola di grano duro dell’Irpinia con sughetto di baccalà, olive e pomodorini
Puglia: Sagne ‘ncannulate con vongole veraci
Basilicata: Trittico lucano
Calabria: Variazione di fileja
Sicilia: Spaccatelle con Zucchine Tonno e Limone
Sardegna: Su Filindeu
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A me sembrano anche molto belli Mari! Complimenti 🙂
Complimenti, un piatto di pasta molto invitante!!!
Molto belle le foto di preparazione della pasta. Un’arte vera e propria. Complimenti!
Al coltello?! Mamma mia che dire, ti sono venuti un capolavoro!
Ne ruberei anche adesso una bella forchettata, sono favolosi!
Questo condimento semplice mi piace tantissimo, Marina e i tuoi “fini fini” li trovo assolutamente perfetti! Bravissima come sempre!
Un abbraccio,
Mary
Ma sei stata bravissima! Sono perfetti 🙂 E che buoni che devono essere. Da provare!
Che bella questa pasta e tu sei stata bravissima nel realizzarla. Il condimento invita alla scarpetta.
Ti sono venuti molto bene, sono tagliolini sottili sottili, giusto? con quel sughetto sono davvero golosi!! Bravissima!
Piatto molto stuzzicante e che bella la tua pasta. Bravissima
Ciao Manu
Ma che fame mi fa venire questo piatto!
Realizzazione perfetta